Novità di primavera in materia di marchi

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Il 23 marzo 2019 entra in vigore il D.lgs 15/2019 in “attuazione della direttiva UE 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa, nonché per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Reg. UE 2015/2424 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, recante modifiche sul marchio comunitario”.

Il decreto legislativo, noto con il nome di “Pacchetto Marchi”, introduce importanti novità e modifica il D.lgs 30/2005 (“Codice della Proprietà Industriale”).

Tra le novità più importanti figura l’’introduzione dei procedimenti amministrativi di nullità e decadenza, in forza dei quali sarà possibile contestare la validità di un marchio di fronte all’Ufficio Brevetti e Marchi di Roma (UIBM), senza la necessità di dover ricorrere al Tribunale.

Tali procedure, già attive a livello europeo, consentiranno un risparmio di tempo e di denaro rispetto al passato.

Tuttavia, affinchè sia possibile ricorrere a tali procedimenti sarà necessario attendere l’emanazione, da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico, di un decreto attuativo che precisi le modalità applicative delle procedure.

A seguito dell’entrata in vigore del Pacchetto Marchi, in sede di deposito dei marchi, viene meno il requisito della “rappresentazione grafica” del marchio.  Tale modifica renderà concretamente possibile depositare come marchi suoni, profumi e, più in generale, segni distintivi non suscettibili di essere rappresentati graficamente.

Numerose norme del pacchetto marchi sono dedicate a risorse importanti per l’Italia: DOP e IGP.

Dal 23 marzo 2019, l’UIBM respingerà le domande di marchio che si trovino in conflitto con DOP e IGP.

Non potranno, inoltre, costituire oggetto di registrazione segni in conflitto con menzioni tradizionali per i vini, specialità tradizionali garantite nonchè i segni che contengono o riproducono nei loro elementi essenziali una denominazione di varietà vegetale.

Con l’entrata in vigore del D.lgs 15/2019 sarà introdotto il marchio di certificazione volto  a garantire l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi.

I marchi di certificazione potranno consistere in segni o indicazioni che nel commercio siano idonei a designare la provenienza geografica dei prodotti o servizi. In tal caso, peraltro, l’UIBM potrà rifiutare, con provvedimento motivato, la registrazione quando i marchi richiesti possano creare situazioni di ingiustificato privilegio o comunque recare pregiudizio allo sviluppo di altre analoghe iniziative nella regione.

Le novità introdotte si prendono cura anche dell’introduzione dei marchi all’interno di dizionari e, per tutelarli contro il fenomeno della volgarizzazione, viene stabilito che “se la riproduzione di un marchio in un dizionario, in un’enciclopedia o in un’analoga opera di consultazione in formato cartaceo o elettronico dà l’impressione che esso costituisca il nome generico dei prodotti o dei servizi per i quali il marchio è registrato, su richiesta del titolare del marchio d’impresa l’editore dell’opera provvede affinchè la riproduzione del marchio sia, tempestivamente e al più tardi nell’edizione successiva in caso di opere in formato cartaceo, corredata dell’indicazione che si tratta di un marchio registrato”.

Come anticipato, abbiamo selezionato le novità più significative introdotte dalla riforma, se avete curiosità, dubbi o necessità di informazioni non esitate a contattarci.

 

[© foto: Benedetta, 2019]
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